1 Torneo Ferruccio Chittolina per Piccoli Amici leva 2003-2004 Domenica 23 Maggio.
Ferruccio Chittolina ha legato il suo nome a quello del Vado, oltre che per la sua bravura, soprattutto per un tragico incidente di gioco di cui fu vittima il 7 aprile 1946, nel corso di una partita di campionato, che pochi giorni dopo, nei quali fu ricoverato al San Paolo di Savona, gli costò la vita a soli trentasei anni. Quell’anno il Vado era impegnato nel torneo di Promozione e dopo un avvio difficile, l’esperto portiere fu richiamato in “servizio” per riportare calma e sicurezza nelle retrovie, con risultati confortanti che indubbiamente contribuirono al secondo posto finale. Quella domenica di aprile, però, accadde ciò che nessuno avrebbe mai voluto: i rossoblu, sul campo di casa, Le “Traversine”, stavano perdendo per 2-1 contro i giallorossi dell’Altarese, quando Chittolina, con il solito coraggio, si gettò sul pallone per anticipare un avversario dal quale ricevette un brutto calcio; poi ci fu la corsa in ospedale e pochi giorni dopo giunse la brutta notizia. I giocatori vadesi che in quel maledetto pomeriggio scesero in campo al fianco di Ferruccio per l’ultima volta, vincendo per 3-2 grazie a Mucci che ribaltò il risultato nel finale di gara con una doppietta, furono i seguenti: Tomberli II, Motto, Schiappapietra, Tomberli I, Sappa, Pellizzari, Biggi (che sostituì Chittolina in porta dopo l’infortunio), Mantero, Claudio e Mucci. Il legame tra il Vado e Chittolina, tra l’altro, durava da molto tempo: infatti, il grande portiere in ben undici campionati, nei quali collezionò centocinquantuno presenze, difese la porta rossoblu ed ebbe, ad inizio carriera, un maestro del valore di Manlio Bacigalupo con cui si alternò, appena sedicenne, tra i pali vadesi nella stagione 1925/1926 (campionato di Seconda Divisione) debuttando in un match che il Vado, contrapposto ad una rappresentativa della Fiat, pareggiò per 3-3. In seguito, dopo una carriera che lo portò al professionismo con i colori della squadra genovese della Dominante, Chittolina tornò nuovamente a Vado facendo, questa volta lui, da “chioccia” ad un altro Bacigalupo: Valerio. Finita la guerra, il ritorno tra i pali rossoblu, e poi quel tragico evento a seguito del quale venne giustamente deciso di dedicargli il mitico campo delle “Traversine” e, dopo la sua chiusura nel 1967 per far spazio alla realizzazione delle attrezzature legate alla futura Centrale ENEL, l’attuale stadio del Vado inaugurato il 20 agosto 1978 con un’amichevole contro il Genoa.
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