Manlio Bacigalupo esordì tra i pali della porta vadese il 26 ottobre 1924, in Vercellesi Erranti–Vado 0-2 (Prima Divisione 1924/1925). Quella gara segnò l’inizio di una lunga carriera calcistica che portò l’atleta vadese a militare in diversi club importanti, sia come calciatore sia come allenatore. Manlio Bacigalupo, però, fu anche il fratello maggiore di un altro grande portiere vadese: Valerio, purtroppo perito, come tutto il Grande Torino, nella tragedia di Superga, il 4 maggio 1949. Lasciato il Vado, Manlio Bacigalupo si trasferì nell’Andrea Doria, debuttando così in Divisione Nazionale – la Seria A dell’epoca – nella stagione 1926/1927. Poi, con 10 presenze all’attivo, fu uno dei protagonisti del primo scudetto del Torino, nel campionato 1927/1928. In seguito, vinse per due volte la Coppa Italia: prima con la maglia del Genoa (1936/1937) e poi con quella del Venezia (1940/1941). Inoltre, collezionò anche 3 presenze con la Nazionale B. Importanti, però, furono pure le soddisfazioni che si tolse nelle vesti di allenatore: infatti, guidò il Savona che nella stagione 1965/1966 ottenne la promozione in Serie B; mentre nell’annata 1967/1968 portò la Cremonese in Serie C.

 

Valerio Bacigalupo ha rappresentato, assieme a Felice Levratto, un’altra grande figura del calcio non solo vadese o ligure, ma anche nazionale. Purtroppo, la sua giovane vita si spense il 4 maggio 1949, quando l’aereo che stava riportando in Italia, dal Portogallo, Valerio e i suoi compagni del Grande Torino si schiantò contro la base della Basilica di Superga. In quel tragico incidente perirono tutti i giocatori del Torino, alcuni suoi dirigenti e tre giornalisti: Luigi Cavallero, Renato Tosatti e Renato Casalbore. Valerio Bacigalupo portiere e fratello d’arte, il maggiore dei Bacigalupo, Manlio, partendo dal Vado arrivò a difendere la porta di squadre come Genoa, Torino e Venezia, esordì con i colori rossoblu a Savigliano il 4 febbraio 1940, in Serie C, non ancora sedicenne, in un match che vide i vadesi perdere per 4-2. Da quel momento, iniziò un percorso che portò il grande portiere a vestire prima la maglia della Cairese, durante il periodo bellico, poi quella del Savona e, infine, quella del Torino e della Nazionale italiana. Con la squadra granata, per Bacigalupo giunsero cinque scudetti consecutivi, impreziositi da ben centotrentasette presenze, e la soddisfazione di giocare al fianco di elementi del calibro di Ballarin, Maroso, Rigamonti, Loik, Menti, Ossola, Gabetto e capitan Valentino Mazzola. Grandi calciatori che in quel periodo arrivarono a costituire per dieci undicesimi la formazione della Nazionale italiana. I colori azzurri rappresentarono un’altra parte fondamentale della carriera di Bacigalupo; in Nazionale, infatti, dopo essere stato il secondo di Sentimenti IV nella gara che si giocò a Zurigo contro la Svizzera nel novembre del 1945 (4-4 il risultato finale), l’atleta vadese mise assieme cinque presenze debuttando a Bari in Italia-Cecoslovacchia 3-1, sotto la guida tecnica dell’allenatore Vittorio Pozzo, il 14 dicembre 1947. Le altre sue partite in azzurro furono: Francia-Italia 1-3 a Parigi, Italia-Inghilterra 0-4 a Torino, Italia-Portogallo 4-1 a Genova e Spagna-Italia 1-3 a Madrid. Poi, di ritorno da Lisbona, dove i giocatori granata avevano partecipato all’addio al calcio del capitano della Nazionale portoghese e del Benfica, Francisco Ferreira, quel tragico schianto, che tolse la vita a dei grandi atleti che molto probabilmente avrebbero difeso i colori azzurri nei Campionati Mondiali in programma solo un anno più tardi in Brasile. Alla memoria di Valerio Bacigalupo, il Comune di Savona dedicò il campo di Corso Ricci e nel 1959 l’attuale Stadio Comunale di Legino.

 

Domenica 5 maggio si svolgerà il 4° Torneo decicato a Manlio e Valerio Bacigalupo, categoria Pulcini 2003. Le squadre partecipanti al Torneo sono Vado Blu, Legino, Golfodianese, Ledakos, Vado Rosso, Quiliano, Imperia e Veloce.

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