Parla il presidente Franco Tarabotto: “Con ‘Dona 1 zolla’ ognuno può contribuire a costruire la cittadella del Vado F.C., il terzo fiore all’occhiello della Società con la Coppa Italia e lo scudetto Juniores”.
La “mission” della proprietà del Vado è chiara: costruire qualcosa che diventi importante per la squadra di calcio e per Vado città.
Se, possibile, col contributo anche degli appassionati attraverso la sottoscrizione “Dona 1 zolla”.
Lo dice il presidente Franco Tarabotto, insediato da qualche mese al vertice della società rossoblù che festeggia quest’anno il Centenario: “Nel DNA del nostro gruppo c’è la voglia di lavorare per la cultura e il sociale – dichiara il numero uno rossoblù – A Vado potevamo decidere di prendere tre o quattro giocatori per la prima squadra che magari dessero soddisfazione per un solo anno oppure pensare ad un progetto che duri nel tempo. Abbiamo optato per questa seconda possibilità”.
Il progetto, che ormai è molto di più che un’idea sulla carta visto che i lavori procedono alacremente, è quello di creare una “cittadella” sportiva intorno al Chittolina: “Con la posa del manto in sintetico sul campo ad 11 del Dagnino, è stata creata una struttura all’avanguardia – commenta Tarabotto – Vogliamo che con la prima Coppa Italia e con lo scudetto conquistato l’anno scorso dalla Juniores diventi il terzo fiore all’occhiello del Vado Calcio”.
Dopo l’inaugurazione dei due campi a 7 ristrutturati di recente – uno dei quali dedicato a Nadia Colangelo – un altro passo importante per creare la “casa” del Vado: “Adesso abbiamo già circa 240 giovani calciatori tra ragazzi e ragazze che in una struttura del genere potranno crescere e maturare – aggiunge il presidente – la società si è impegnata in questo progetto”.
Progetto a cui, prima dell’avvento della nuova dirigenza, avevano aderito anche singoli cittadini attraverso “Dona 1 Zolla”, la sottoscrizione ancora attiva e con la quale ogni appassionato, ogni cittadino può contribuire alla ristrutturazione del campo versando una somma su un conto corrente ad hoc: “Noi crediamo nel progetto e lo porteremo avanti. I lavori sono in divenire – la consegna dovrebbe avvenire intorno alla metà di ottobre – Se i cittadini vorranno partecipare attivamente attraverso la sottoscrizione “Dona 1 zolla” entreranno a fare parte della storia del Vado e contribuiranno alla realizzazione di un progetto che va oltre le persone e che rimarrà alla cittadinanza”, conclude Tarabotto.
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