Nella stagione sportiva 1921/1922 il Vado prende parte alla prima Coppa Italia organizzata dalla FIGC in contrapposizione della Confederazione Calciatori Italiana (CCI), in auge fino a quel periodo, la quale aveva messo in atto uno scisma privilegiando i grandi Club e chiudendo le porte alle società di peso minore. Ma pur nelle difficoltà economiche e politiche di quegli anni, il calcio ed in particolare la FIGC cercano di interessare sportivi e società in un evento diversificante. Non è detto che le intenzioni fossero poi seguite da fatti ma a Vado interessava che l’avventura (perché di avventura si trattava) si concludesse nel migliore dei modi, cioè con la vittoria!!!
E che fu una grande vittoria lo si vede dall’albo d’oro della Coppa Italia riportante nomi di assoluto prestigio, di squadre e società che hanno fatto la storia del calcio italiano: dalle nove vittorie della Roma e della Juventus alle cinque dell’Inter e del Milan. Vedere inserito il nome del Vado rende i cuori rossoblù carichi d’orgoglio!!
Il regolamento di quella prima edizione era il seguente:
Iscrizione gratuita per tutti i club che ne fanno richiesta purché siano in possesso del terreno di gioco recintato. Le gare verranno sorteggiate e se le società sono d’accordo possono invertire il campo. Ma perché il Vado ha giocato in casa cinque delle sei vittoriose gare? Perché la Società che gioca sul proprio campo deve garantire lire cento per FIGC, inoltre consegnare alla formazione avversaria il rimborso del viaggio in treno in terza classe e lire trenta cadauna per le dodici persone che compongono la squadra (undici giocatori più un dirigente). Questo handicap faceva tremare più di cassiere e quindi il Vado con la sua capacità imprenditoriale, pur giovane di regolamenti, si fece avanti e alla fine ebbe ragione. Al via ben trentacinque squadre, poi lungo il cammino persero per ripensamento squadre dalle simpatie per la CCI come l’audace Livorno, Casalecchio, e nei quarti di finale la Valenzana (allora molto competitiva) e la Novese, ma quest’ultima (che fu poi campione della FIGC per il 1921) per incompatibilità con torneo e campionato, le cui date si accavallavano.
Le squadre partecipanti furono:
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Aeronautica Torino
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Audace Livorno
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Crema
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Codogno
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Casalecchio
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Carpi
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Enotria Goliardo
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C.S. Firenze
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Feltrese
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Edera Trieste
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Fanfulla Lodi
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Fiorente Genova
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Juventus Italia Milano
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Forti e Liberi Forlì
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Molassana
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Novese
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Mantovana
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Lucchese
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Libertas Pol. Firenze (futura Fiorentina)
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Pro Livorno
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Valenzana
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Pastore Torino
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Parma
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Rivarolese
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Triestina
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Sestrese
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Saronno
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Spes Genova
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Speranza Savona
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Treviglio
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Torinese
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Udinese
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Vercellesi Erranti
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Virtus Bologna
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Vado FBC
La manifestazione si svolse da 2 aprile 1922 al 16 luglio 1922. Ci furono tre fasi eliminatorie, più quarti di finali e finale.
Le partite giocate furono:
1) 22 aprile 1° turno Vado – Fiorente Genova 4 – 3 d.t.s.
Reti: 10’ Marchese, 37’ Babboni II, 56’ e 93’ Levratto.
2) 09 aprile 1922 2° turno Vado- Molassana 5-1
Reti: 7’ Marchese, 23’ e 45’ Levratto, 26’ Negro, 42’ Roletti
3) 23 aprile 1922 3° turno Vado – Juventus Italia Milano 2 – 0
Reti: 84’ e 88’ Romano
4) 18 giugno 1922 Quarti di finale Pro Livorno – Vado 0-1
Rete: 75’ Marchese
5) 25 giugno 1922 Semifinali Vado – Libertas Firenze 1-0 d.t.s.
Rete: 116’ Roletti
6) 16 luglio 1922 Finale Vado – Udinese 1-0 d.t.s.
Rete: 118’ Levratto
Gli eroi vadesi che compirono la meravigliosa impresa furono:
– Babboni I, Raimondi, Masio, Negro, Romano, Cabiati, Roletti, Babboni II, Marchese, Esposto, Levratto, Babboni III.
– Presidente: Giovanni Ferrando.
– Segretario: Rag. Stanzani.
– Dirigenti: Morixe, Gambetta, Repetto, Pesaro, Dott. Fusconi.
La consegna ufficiale della Coppa avvenne qualche mese dopo la finale esattamente il 17 settembre 1922 alla presenza di autorità civili e militari, nonché del presidente della FIGC Avv. Lombardi.
La meravigliosa Coppa Italia FIGC del peso di Kg. 8,800 d’argento incastonata in astuccio foderato di seta blù ha per lungo tempo fatto bella mostra a Vado.
Il giorno 18 dicembre 1935, giorno “dell’oro alla patria”, i dirigenti di allora regalarono il trofeo alla fusione patriottica. Una copia fedele dell’originale verrà consegnata dalla FIGC al Vado il 9 aprile 1992 in occasione di una partita amichevole rievocativa dell’evento Vado-Udinese.
Da allora la coppa è custodita in una vetrina visibile dall’esterno dell’agenzia della Cassa di Risparmio di Savona in piazza Cavour a Vado Ligure.